martedì 17 novembre 2009

Massimo "Pappiana" Gargani


Riccomini lo chiamava "Pappiana" per il luogo da dove proveniva o "Fischio" per la gobbetta che lo faceva somigliare a un fischietto.
Parlàmo di Massimo Gargani, duttile gioatore arivato nell'epoca mendelliana, per me uno de' mmiti incontrastati della storia bianconera.
Un mito perché 'n poghi come llù erin generosi e si spremevino fino all'ultima stilla di sudore.
Per vella su' caratteristica lì ni si perdonava perzino i proverbiali piedi a fero da stiro che lo facevin - seòndo me - sottovalutà dalla stampa che 'un conziderava il lavoro oscuro che era tanto e di qualità.
Gargani ha avuto le su' glorie e soddifazzioni perzonali: riòrdo un Viareggio-Cararese.
Sullo 0-0 commette un clamoroso erore difenzivo permettendo all'apuani d'andà 'n vantaggio.
Gran parte del pubblico - ingeneroso come solo a Vviareggio potemo avè! - lo becca e lo fistia.
Si riparte e du' azzioni doppo il zù 'olpo di testa pareggia le sorti dell'incontro (che pò se 'uni sbaglio finirà 2-1 per noi... ci vorebbe Massimo Guidi...). Grinta e occhi 'nferociti verzo 'l settore che pogo prima ne chiedeva la sostituzzione.

Altra partita.
La memorabile partita Viareggio-Nuova Pistoiese, il mècce-clù: la prima contro la seònda 'n classìfia e 'n 7.000 in uno stadio da brividi!
Tra le file dell'avverzari gente come Campioli, Pazzini e se 'uni sbaglio anche un certo Aglietti.
La partita parte male: si facciamo 'nfilzà e la curva nord arancione esplode gaudente.
Ma a raddrizzà l'incontro ci penza 'l mitico "Pappiana" che al termine firmerà una doppietta.
Strepitoso il zù seondo golle e l'abbraccio forte-forte con l'allenatore Morgia (vedi la foto a fianco, da Il Tirreno).
Ma la partita di Gargani è con la temutissima punta Campioli che letteralmente non ce la farà a ttoccà palla, s'innervosisce e pitìzza con "Pappiana" per 45 minuti; nell'intervallo però l'arbitro lo trova al termosifone degli spogliatoi, steso come un paio di braette ad asciugà. E nel seòndo tempo si dà una calmatina e verà sostituito.

Ma l'immagine del nostro perzonaggio che riòrdo è vando durante 'l ritiro mattutino di fronte all'hotel Astor, mentre tutti l'altri bighellonavino e scherzavino lù era a ssede su una panchina a léggisi un tomo alto e ppeso guasi come 'l Capitale di Carlo Marz!
Se ppò facesse finta vello 'unno so!