Grande partita e grandissime emozioni a' Ppini vest'oggi, alla faccia di chi sta a rimbiscarì davanti Sky o Mediaset Premium.
Un Viareggio che parte in sordina contro un Lanciano più spavaldo, ma a parte 'l gol degli ospiti erìn stati 'bbianconeri a èsse stati più perìolosi con Longobardi che da posizione favorevole ha tirato debolmente.
La tattica del forigioco blocca spesso le nostre punte e 'l Viareggio gioa per tutto 'l primo tempo di rimessa.
Nel seòndo tempo, Beppe Scienza toglie un acciaccato Castiglia e Taormina sale 'n cattedra con ficcanti inserimenti che mèttino in affanno una non impeccabile difesa lancianese.
Il campanello d'allarme sona per il Lanciano, vando Marolda lanciato a rete e guasi dal vertice dell'area di rigore spara un bolide che sibila sopra la traversa.
E doppo un tiro inzidioso del Lanciano, un attacco del Viareggio si conclude con un alleggerimento difenzivo corto de' rossoneri, nel quale piomba come un falco Marolda, brucia l'uscita del portiere e l'intervento d'un altro difenzore e pareggia!
Da lì comincia lo show del Viareggio, complice anco il nervosismo che affiora tragli ospiti che appena prima del gol penzavin già d'avé fatto de' padroni di 'asa un sol boccone.
Una pericolosissima incurzione in area dell'abruzzesi viene sventata da un monumentale Fiale.
In un contropiede Marolda in area di rigore viene steso da dietro appena prima di calciare: l'arbitro (pèoro!) 'un vede.
A 10 minuti dalla fine un'ennesima ubriacante discesa di Taormina si bùa tre difenzori e con un delizioso tocco di rara tecnica serve Longobardi solo-soletto in area, che s'appoggia di petto il pallone e secca 'l portiere ospite.
Il Lanciano sparisce del tutto e 'l Viareggio non ne approfitta colpendo una traversa con Marolda in una delle su' azioni travolgenti.
In tempo di reùpero però arriva il meritato terzo gol, scaturita da un fallo da ultimo omo de' lancianesi su Marolda: l'appena entrato D'Antoni piglia la mira e scarica una botta che gonfia la rete.
3-1, tutti bravi, ma eccellente partita di Taormina, Marolda e Fiale.
